Accogliere un bambino. Da 0 a 3 anni proposte per genitori ed educatori

È in libreria del nuovo libro di Grazia Honneger Fresco Accogliere un bambino. Da 0 a 3 anni proposte per genitori ed educatori (pp. 116, Euro 15,00).

Come dice l’autrice: ‘ho il compito di darvi qualche suggerimento che vi aiuti a sentire leggero ed efficace il cammino educativo… perché il neonato che arriva tra noi non è molto diverso dal neonato di lontane ere preistoriche. Però, a differenza del neonato così antico, quello attuale piomba, fragile eppure potente, in un ambiente invaso dalla tecnologia e dalla logico dell’affarismo. Come mettere insieme queste realtà antitetiche?’

Più che un manuale, un percorso che passo dopo passo suggerisce, aiuta, spiega, propone.

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Un estratto:

“Carissimi genitori che avete la fortuna di avere un bambino di pochi mesi o di uno o due anni, carissimi nonni che avete un nipotino o una nipotina agli albori della vita, vi scrivo per dirvi che avete a che fare con un grandissimo tesoro: un nuovo essere umano, pieno di misteriose potenzialità, che diverrà adulto tra vent’anni, una persona, si sa, totalmente diversa da quella che ora avete sotto gli occhi, ma tanto più aperta quanto più preserverete la sua originalità, permettendo a lui o a lei di costruire la propria libertà interiore.

Se siamo così bravi a capire le richieste di un piccolo animale domestico che non parla, certo saremo capaci di interpretare quelle, altrettanto silenziose, di un neonato. L’importante è non anticiparle mai, trattandolo da grande quando è ancora così vicino alla nascita, buttandolo troppo presto in mezzo al chiasso, alle luci, alla concitazione della nostra vita quotidiana. No! Andiamo adagio per favore, trattiamolo con il riguardo che si ha con una pianta delicata o un vetro prezioso. Seguiamolo piuttosto che imporgli le nostre abitudini, adottiamo con lui la lentezza del bradipo o della chiocciola, anziché il balzo vittorioso del ghepardo che appartiene piuttosto alla pubertà e all’adolescenza… Costruire nel presente senza anticipi, né rinvii…”